Le lotte di ieri per i diritti di oggi

1946

Il lavoro è un principio fondante della nostra Costituzione infatti è alla base dell'articolo 1 di questa ed è lo strumento attraverso il quale il cittadino si procura i mezzi economici per vivere e si realizza come persona. Il lavoro è un diritto ma anche un dovere perché con esso ognuno può contribuire alla crescita economica e sociale del Paese. La Costituzione tutela il lavoro e stabilisce i diritti dei lavoratori. 

Questi diritti sono:

  • il diritto di lavorare ed essere retribuito;
  • il diritto al riposo settimanale e alle ferie;
  • il diritto all'assistenza sociale da parte dello stato per chi, a causa di infortunio o malattia, è inabilitato a lavorare;
  • il diritto a ricevere un salario proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto;
  • il diritto delle donne ad avere la stessa retribuzione e gli stessi diritti degli uomini;
  • il diritto a riunirsi in sindacati (associazioni libere, ovvero indipendenti dallo Stato a cui ogni lavoratore può decidere se aderire o meno) e a scioperare.
  • Inoltre la Costituzione sancisce le condizioni dei lavoratori (vieta ai minorenni di lavorare, protegge le lavoratrici madri, decide la durata massima delle giornate lavorative... ).

1970

Il quadro dei diritti garantiti ai lavoratori si completa con lo Statuto dei lavoratori, legge emanata nel 1970, che sancisce:

  • diritto dei lavoratori ad esprimere le proprie opinioni;
  • diritto di costituire associazioni sindacali;
  • divieto di discriminare i lavoratori;
  • divieto di licenziare i dipendenti senza giusta causa.

I progressi, frutto dello sviluppo dell'intelligenza artificiale, alla base della terza e della quarta rivoluzione industriale, rendono necessario un urgente aggiornamento delle norme giuridiche e degli strumenti di tutela per garantire dignità e rispetto dei diritti dei lavoratori.

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